Le radiazioni ionizzanti possono causare #danni sia a breve che a lungo termine. L’ #esposizione #media annuale alle #radiazioni di 1 – 5 millisievert (mSv) è di gran lunga inferiore alla dose a partire dalla quale possono essere dimostrati #effetti nocivi sulla salute degli esseri umani.I #pericoli connessi alle #radiazioni emesse da sostanze radioattive sono ben noti. Le radiazioni ionizzanti possono danneggiare le cellule viventi, alterandone il materiale genetico (DNA). Queste alterazioni del DNA possono causare mutazioni, e tali mutazioni possono provocare il cancro. Se il danno è troppo grave, ad esempio in caso di dosi elevate, le cellule colpite possono anche morire.Le #cellule umane, in linea di principio, sono in grado di riparare da sé i danni al #DNA. Tuttavia, se la cellula è troppo danneggiata o in caso di malfunzionamento dei meccanismi di riparazione, si può verificare un sovraccarico dei meccanismi stessi o uno svolgimento non corretto della loro attività. Oltre all’entità della dose, è fondamentale in questo caso anche l’interazione della radiazione con altri fattori, come ad esempio la nicotina. Gli individui geneticamente predisposti possono essere più sensibili a dosi inferiori che a grandi dosi di radiazioni.Fonte Ensi

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