La dosimetria a termoluminescenza, da noi proposta nel settore delle radiazioni ionizzanti, si basa sulle proprietà termoluminescenti dei cristalli di fluoruro di litio drogati al magnesio, rame e fosforo (LiF:Mg, Cu, P).
La luce emessa dalla chip viene rilevata da un tubo fotomoltiplicatore e, tenuto conto della sensibilità del lettore, valutata tramite lettura di chips di controllo sottoposte a una irradiazione nota, e della sensibilità intrinseca relativa (SIR) del singolo elemento, si ottiene la dose delle radiazioni ionizzanti (la causa dell’eccitazione del suo sistema elettronico) assorbita dalla singola chip.
Le chips sono confezionate in contenitori di plastica, che possono contenere fino a quattro elementi, a loro volta contenuti in buste di plastica termosaldate che possono essere disposte negli ambienti di lavoro, o indossate dai lavoratori radioprotetti, al petto, a bracciale o al cristallino.
I dosimetri adottati dal nostro servizio contengono tre elementi, differentemente filtrati (al rame, all’alluminio, non filtrato). Dalla correlazione delle letture dei tre elementi è possibile determinare la dose assorbita dal dosimetro ed anche la natura della radiazione assorbita con la relativa energia incidente.
I dosimetri a TLD da noi utilizzati e previsti nella fornitura sono in grado di assicurare la piena compatibilità con l’attività clinica nonché un’elevata sensibilità, garantendo un’adeguata investigazione anche nel campo delle basse dosi.