La Te.Si.A.  effettua valutazione delle esposizioni ai Campi elettromagnetici  con strumenti dedicati e periodicamente tarati sulle seguenti Apparecchiature Biomedicali:

  • RADAR-TERAPIA: range di frequenza 1,5 – 2,5 GHz – antenne di varia forma e dimensioni con fasci di radiazione di c.a ± 30° sia sul piano orizzontale che verticale
  • MARCONI-TERAPIA (20 – 100 MHz)
  • MAGNETO-TERAPIA (0 – 150 Hz)
  • IPERTERMIA (1, 140, 434, 915 MHz)

    Parametri rilevabili:
  • Effettiva potenza emessa
  • Stabilità della frequenza emessa
  • Accuratezza, precisione, sensibilità, stabilità, tempo di risposta ed intercambiabilità delle sonde
  • Livelli di campi elettrico – magnetico (misura dell’esposizione degli operatori alle radiazioni elettromagnetiche disperse nell’ambiente)
  • Linee di isodose
  • Mappatura dei livelli di campo elettrico – magnetico e relative distanze di sicurezza (sia planari che volumetriche)
  • Valutazione delle barriere protettive
  • Progettazione delle barriere protettive – schermature
  • Progettazione di filtraggi e isolamenti elettrici

Si fa presente che tali controlli sono resi obbligatori dalle seguenti leggi:

Normativa
Descrizione
Applicazioni
D.Lgs. n° 46 del 24/02/97 G.U. n° 54 del 6/03/97 “Attuazione della direttiva 93/42/CEE concernente i dispositivi medici” In tutti i settori medici di terapia fisica o diagnostica
D.Lgs. n° 95 del 25/02/1998 “Attuazione della direttiva 93/42/CEE concernente i dispositivi medici” In tutti i settori medici di terapia fisica o diagnostica
I valori limite sono i seguenti:
Normativa
Descrizione
Applicazioni
Documento congiunto ISS- ISPESL del Ministero della Sanità – Informazione ISPESL anno X n° 4/97 “sulla problematica della protezione dei lavoratori e della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici e magnetici e ai campi elettromagnetici a frequenze comprese tra 0 Hz e 300 GHz” Nell’ambito dei lavoratori e della popolazione
Decreto n° 381 del 10/09/1998 “Regolamento recante norme per la determinazione dei tetti di radiofrequenza compatibili con la salute umana” Nell’ambito dei lavoratori e della popolazione
D.P.R. del 23 aprile 1992 “Limiti massimi di esposizione ai campi elettrico e magnetico generati alla frequenza industriale nominale (50 Hz) negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno” Nell’ambito delle abitazioni e negli ambienti di lavoro dove vi è presenza di pubblico (sale di attesa, corridoi, luoghi dove sono presenti i pazienti per prestazioni medico-ospedalieri, etc)
Norma CEI ENV 50166-1
Maggio 1995
Esposizione umana ai campi elettromagnetici – Bassa Frequenza (0 – 10 kHz)  

Si sottolinea che la sorveglianza sanitaria può essere considerata uno strumento di prevenzione da esposizioni dannose, soprattutto quando gli standard di sicurezza sono provvisori sia perché la patologia è controversa, sia perché non sono determinate le soglie patologiche. In tale prospettiva si deve tener conto anche degli effetti solo sospettati e la sorveglianza sanitaria assume anche i connotati dell’epidemiologia analitica.

MISURE CAMPI ELETTROMAGNETICI NEL SETTORE INDUSTRIALE

  • Lavorazione della plastica: frequenze utilizzate 20 – 30 MHz
  • Forni a RF utilizzati per lavorazione dei metalli: 1 – 300 kHz
  • Incollaggio del legno: 3 MHz – 30 MHz
  • Industrie meccaniche-elettriche con cabine di trasformazione, elettrodotti, etc.: 50-60 Hz
  • Induttori magnetici
  • Ponti radio – settore telecomunicazioni- TV, Radiotrasmittenti, telefonici: 1 MHz – 50 GHz

Brochure Campi Elettromagnetici