Generalmente le radiazioni non ionizzanti interagiscono coi tessuti umani attraverso la generazione di calore. I pericoli legati a questo fenomeno dipendono dalla capacità delle radiazioni di penetrare il corpo umano e dalle caratteristiche di assorbimento dei diversi tessuti. Tutte le radiazioni non ionizzanti producono un qualche effetto su un sistema biologico, anche se solo alcune possono rappresentare un vero rischio per la salute. In genere la popolazione è molto preoccupata degli effetti delle onde radio, microonde, o di bassissima frequenza, perché rappresentano la stragrande maggioranza della radiazione elettromagnetica artificialmente prodotta dall’uomo per sistemi di telecomunicazione, e sappiamo essere presente in ogni casa, attraverso il modem wireless, il cellulare, il forno a microonde e così via. La realtà è che la radiazione elettromagnetica più pericolosa a cui siamo sottoposti è la radiazione UV del Sole. Il danno prodotto dalle radiazioni agenti nello spettro ottico è confinato esclusivamente alla pelle e agli occhio.Il più evidente degli effetti biologici dei campi elettromagnetici è il surriscaldamento dei tessuti corporei, effetto notoriamente sfruttato dai forni a microonde che è anche facilmente riscontrabile dopo una lunga conversazione usando il telefono cellulare, in Fig.4 è visibile, tramite immagine termografica, l’effetto del riscaldamento dei tessuti prima (immagine A) e dopo (immagine B) una conversazione di 15 minuti con telefono cellulare.