Ma.Fi.S.S. – Dispositivo Rilevatore Campi Magnetici Statici
INTRODUZIONE
Il sistema MAFISS rappresenta il modo più comodo ed allo stesso tempo completo ed accurato per il rilevamento giornaliero individuale dei campi magnetici statici. Il MAFISS consente infatti di effettuare il monitoraggio continuo con la memorizzazione dei dati rilevati fino a 14 ore giornaliere. Il MAFISS è quindi la soluzione ideale per tutti quei casi ove occorra tenere sotto controllo l’esposizione prolungata e variabile di operatori a campi magnetici statici rilevanti, come nel caso delle Risonanze Magnetiche. Con l’impiego di tale sistema, la normativa attualmente in vigore (Circolare applicativa del Ministro della Sanità n. 900.2/4.1-AG/581 del 28/04/92), relativamente al controllo fisico delle persone operanti nei campi magnetici statici rilevanti, viene completamente rispettata, come pure il D.Lgs. 81/08 al titolo VIII, relativo agli agenti fisici, capo IV, art. 208, con i valori limite di cui all’All. 36, con entrata in vigore a partire dal 01/07/2016
DESCRIZIONE DEL SISTEMA
Il MAFISS è un sistema progettato e dimensionato per l’acquisizione e la gestione automatica di tutte le misure con la successiva elaborazione delle stesse in località remota.
Il sistema comprende quattro unità indipendenti:
- Dosimetro per campi magnetici: Magnetic Fields Dosimeter (MFD)
- Unità per la carica/scarica batterie dei dosimetri: Dosimeter Recharging Unit (DRU)
- Unità computer locale: Local Computer Unit (LCU)
- Unità computer remota: Remote Computer Unit (RCU)
DOSIMETRO PER CAMPI MAGNETICI (MFD)
Il dosimetro rappresenta l’unità fondamentale del sistema.
Realizzato con tecnologia avanzata ed innovativa, il dosimetro effettua la rilevazione del campo magnetico in modo isotropico, memorizzando i dati in modo continuo per circa 14 ore.
Ogni dosimetro rappresenta un’unità individuale alla quale viene assegnato un codice software che lo rende sempre identificabile fra gli altri.
L’unità è racchiusa in un piccolo contenitore (7 x 4 x 1 cm) munito di clips e dunque facilmente indossabile.
Tale unità gestisce la carica dei dosimetri e costituisce la custodia degli stessi. L’unità è collegata con il computer locale tramite un cavo dedicato. La DRU effettua la carica e la scarica delle batterie dei dosimetri singolarmente. Il tempo di carica massimo è di circa tre ore e quello di scarica di circa un’ora. La DRU è protetta contro i sovraccarichi ed ogni eventuale anomalia viene comunicata all’unità locale e da questa all’unità remota.
UNITA’ COMPUTER REMOTA (LCU)
Questa unità permette di essere collegati al computer locale da un luogo diverso da dove si sta effettuando il monitoraggio.Il prelievo dei dati memorizzati avviene mensilmente o, su richiesta, in periodi diversi, direttamente da parte della Società di gestione a mezzo modem (già installato nell’Unità Computer Locale) senza alcun intervento da parte del personale della struttura servita.A tale unità è quindi affidata la gestione di tutto il sistema e la successiva elaborazione dei dati raccolti provenienti dalla LCU.I dati elaborati verranno inoltrati al cliente che potrà utilizzarli per una reale protezione fisica dei lavoratori monitorati.
UNITA’ COMPUTER LOCALE (LCU)
Questa unità raccoglie e memorizza i dati acquisiti dai dosimetri e controlla direttamente le operazioni dell’Unità per la ricarica dei dosimetri. La LCU è installata nelle immediate vicinanze (Risonanza Magnetica, laboratorio, etc.) della zona ove avviene il monitoraggio.
DESCRIZIONE DELLE OPERAZIONI
I dosimetri (MFD) vengono indossati dal personale che opera negli ambienti con presenza di rilevanti campi magnetici statici per tutto o parte dell’orario di lavoro. Durante il tempo massimo (14 ore) i dosimetri memorizzano le misure effettuate. Finito il periodo di lavoro ogni dosimetro viene riposto nell’unità prevista per la ricarica (CRU).
In questa fase ogni dosimetro scarica tutti i dati memorizzati nell’unità computer locale (LCU).
Il computer locale acquisisce e memorizza i dati di tutti i dosimetri. Ogni dosimetro ha un codice di identità per cui anche riponendolo a caso nell’unità di custodia, il computer è in grado di individuarlo. La LCU dispone di una notevole memoria di massa che gli consente un’autonomia di registrazione dei dati anche di mesi.
Dopo la fase di acquisizione il sistema inizia la ricarica contemporanea di tutte le batterie. La ricarica dura circa tre ore per batterie completamente scariche. Durante questa fase occorre evitare di togliere i dosimetri dalla custodia. Se le batterie non sono completamente scariche il loro tempo di ricarica è più breve e variabile. Per questo motivo sull’unità per la ricarica sono presenti due leds per ogni dosimetro, che visualizzano lo stato di carica delle batterie.